Generale russo. Aderì al Partito socialdemocratico russo nel periodo in
cui frequentava il Politecnico di Pietroburgo. Esponente della corrente
bolscevica, prese parte alla rivoluzione del 1905, subì varie condanne e
fu esiliato in Siberia, dove rimase sino al 1915, quando riuscì ad
evadere e ad arruolarsi, sotto falso nome, nell'esercito. Partecipò alla
Rivoluzione bolscevica e divenne presto uno dei capi militari dell'Armata Rossa.
Alla testa della IV Armata condusse una vittoriosa campagna contro il generale
P.N. Wrangel, costringendolo ad abbandonare la Crimea. Nel 1921, al termine
della guerra civile, elaborò una dottrina militare basata sulla teoria
della "rivoluzione mondiale", che fu presentata, in una serie di
Tesi
redatte in collaborazione con S. Gusev, al X Congresso del Partito, in cui
però prevalsero le idee contrapposte di Trockij. Eletto al Comitato
Centrale del Partito, guadagnò presto numerosi sostenitori e nel febbraio
1924 fu nominato vice di Trockij, diventando il capo effettivo dell'esercito
sovietico. Nel gennaio dell'anno successivo fu nominato Commissario per la
guerra, in sostituzione di Trockij. Al suo nome fu intitolata la scuola militare
(
Accademia F.) dell'esercito sovietico. Anche la sua città natale,
Pišpek, fu ribattezzata col suo nome (Pišpek, Turchestan 1885 - Mosca
1925).